lunedì 27 maggio 2013

Crisi Economica, Reti di Impresa ed Agevolazioni


L’importanza delle PMI in Europa e soprattutto in Italia è statisticamente nota.
Il 94,8% del tessuto economico italiano è costituito da imprese di piccole dimensioni con un numero di addetti inferiore a 10 unita. Il numero medio di dipendenti, su un totale di quasi 4 milioni e mezzo di aziende è meno di 4 lavoratori per impresa. Le PMI con meno di 10 dipendenti coinvolgono il 47,8% della forza lavoro nazionale e generano il 31,9% del valore aggiunto con preponderanza al Nord Italia.

In tempo di crisi come quello attuale le PMI sono più vulnerabili per molti motivi, come ad esempio:

-          Struttura finanziaria debole
-          Difficoltà nel ridimensionamento in quanto già ridotti all’osso
-          Nessun rating e forte dipendenza dal credito.
-          Notevole difficoltà di accesso ai finanziamenti
-          Difficoltà nell’acquisizione di nuovi clienti, soprattutto nell’ambito di un mercato B2B.

Ma come si presenta l’Italia nel panorama Europeo durante questa crisi che è la più grave degli ultimi decenni ?
  • Negli ultimi 6 anni si registra una notevole perdita di competitività da parte delle PMI italiane soprattutto nei confronti degli altri paesi Europei ed Extraeuropei: Italia a -5,2% mentre la Germania è in crescita del 6%. 
  • il valore aggiunto e il fatturato per addetto calcolati sui dati italiani sono più bassi di quelli degli altri Stati UE
  • La densita delle PMI Italiane è nettamente al di sopra della media europea 

  • le PMI italiane sono più indebitate delle altre PMI europee e sono altresì caratterizzate da una peggiore situazione di liquidità.
  • estrema difficoltà nell’accesso al credito, soprattutto bancario, in relazione all’aumento sia dei tassi di interesse sia degli altri costi di finanziamento. Anche l’aumento delle richieste di garanzie (quasi sempre reali) è un elemento particolarmente oneroso per le PMI, le quali, a causa delle minori dimensioni, possono anche non disporre di strumenti di garanzia adeguati.


Gli aspetti più problematici per le PMI sono sostanzialmente riconducibili alla ricerca di opportuni mercati di sbocco (finding customers) e alla possibilità di accedere al credito (access to finance e regulation).

Tutta l’Europa è attenta a questi fenomeni e vengono attuati interventi Comunitari  finalizzati sia al sostegno della PMI sia a favorire la nascita di nuove realtà imprenditoriali.

Interventi che negli ultimi tempi sono sempre più rivolti alle Start-up , al sostegno alle start-up innovative, ai sostegni all’innovazione tecnologica e all'apertura verso i mercati esteri.

               
E’ da considerare però che le piccole aziende, se vogliono sopravvivere in questo difficile scenario economico devono imparare a creare “rete” , collaborare in associazioni e reti d’impresa sia a carattere nazionale che Internazionale.  Non devono però annullare la propria identità e tantomeno perdere le peculiarità per cui sono nate.





Fare rete per:

  • Incrementare la produttività e la competitività
  • Condividere conoscenze e competenze
  • Sviluppare maggiore potenzialità innovativa
  • Conquistare nuovi mercati e internazionalizarsi
  • Certificare la qualità del proprio processo produttivo
  • Razionalizzare i costi di gestione

 

Già dal 2011 Unioncamere e Confapi hanno stipulato un’alleanza strategica per la diffusione delle reti di impresa impegnandosi anche nel sostegno all’attività di validazione dei contratti di rete nella prospettiva di offrire idonei strumenti di garanzia per la realizzazione di queste importanti forme di aggregazione delle imprese. 

Oggi, nel 2013 si sono raggiunti sviluppi di rilievo sia in ambito della normativa che dell’accesso ai finanziamenti. Non è più necessario un atto pubblico dal notaio per la costituzione della rete di impresa ma sono  sufficienti  una scrittura privata autenticata, ovvero per atto firmato digitalmente a norma dell’articolo 25 del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 826. Con la registrazione possono avere un Fondo Patrimoniale Comune e un Organo comune. Costituzione di rete in 4 modi: Contratto di rete, ATI, Contratti di Consorzio e  gruppo cooperativo paritetico.

 
E ultimo, ma non meno importante, la disponibilità di Contributi attivi per le Reti di Impresa come:

·        Bando Sostegno alle Reti di imprese della regione Lombardia con una dotazione finanziaria complessiva di 6 milioni di euro.
      (E’ stato prorogato fino al 13/07/2013 ed è stato abrogato il limite di 120 giorni della stipula del contratto di Rete come requisito di Ammissione).


 Sulla pagina INIZIATIVE di NetManagers ci sono maggiori dettagli sul bando.


 

 

Nessun commento:

Posta un commento